martedì 7 luglio 2009

On De Magistris :No al Bromuro Istituzionale!

Quirinale. De Magistris (Idv): No al bromuro istituzionale
6 luglio 2009
Area principale | Welfare | Lancio

Roma, 6 lug. - "Quando lo Stato di diritto viene mortificato, quando la democrazia viene attaccata, non ci vuole il silenzio, non è pensabile la narcotizzazione delle coscienze, non sono accettabili dosi di bromuro istituzionale. Serve invece adrenalina, ci vogliono il coraggio delle idee, la forza dell'onestà, la volontà di contrastare un sistema marcio".

Lo scrive su Facebook, Luigi de Magistris, eurodeputato dell'Idv, inviando un messaggio ai quasi 27mila fan che lo sostengono. Per De Magistris, "è ancor più grave che si chieda il silenzio perchè i grandi della Terra si riuniscono in tutta la loro potenza, mentre i 'piccoli' della Terra soffrono nel silenzio generale. Quando un governo violenta la Costituzione chiedere il silenzio è contribuire a mortificare la Carta Costituzionale, mentre bisognerebbe difendere i principi fondanti di ogni civiltà: la solidarietà, l'uguaglianza, la fratellanza, le libertà".

Insomma, scrive l'esponente dell'Idv, "magari mentre abbassiamo il volume, avranno fatto scempio delle libertà, avranno anche realizzato compiutamente il regime. Quando si tace e soprattutto quando chi ha il dovere di non essere silente di fatto lo è, accade che chi si oppone alle ingiustizie rimane isolato e talvolta muore. Quando ci sono le ingiustizie non si tace, ma ci si ribella, in modo pacifico, ma in maniera decisa".

Ecco perchè, aggiunge l'ex magistrato, "io non tacerò mai, signor Presidente, di fronte alle ingiustizie, nemmeno se lo chiede la massima carica dello Stato. Sono stato eletto per dar voce a chi ha sete di giustizia, non per tenere nascoste le verità sgradite al potere, non mi piace chi contribuisce a narcotizzare le coscienze.

La Costituzione va difesa ed applicata da tutti e sempre: a cominciare dal presidente della Repubblica per finire all'ultimo immigrato sbarcato a Lampedusa per sfuggire alla sete ed alla fame".

Nessun commento: