giovedì 7 maggio 2009

Il Principe Aymaricus (Aymar Avril de Niphi Nero' Saint Genis Buren Anjou Hohenstaufen ) bisnonno della principessa Yasmin



La Dinastia curlandese fu italianizzata dal Ministro Lanza nel 1873(Lettera H Archivio di Stato Cardinali Santacroce , Duchessa d'Albany, Lady Julie Schwaben)
Apogeo degli Hohenstaufen di Wladimiroviczed ECP (Sanpietroburgo L'Assassinio del Principe Svevo curlandese Aymar Leader dei moti liberal riformisti in Russia.La moglie Elvira von Hohenzollern chiede asilo politico in Italia).fonti L'ultimo vento d'Aprile di Federico II ed Brumar:"La prego di adoperarsi affinche' il nome di Curlandia non sia messo in campo:ma la lettera autografa del Re Vittorio Emanuele scrive il principe curlandese Vincent (in linguaggio criptico cifrato)
Guardiamo infine le lettere che il Re e Lanza si sono scambiate dal 23,al 30.6.1873 le lettere della moglie i sorella di Lanza, la Badesssa Innocenza.Archivio dei Marchesi Costa Saluzzo Cantile.

"I Titoli ereditati non furono giammai soggetti alla ratifica di cui all'art.23 del R.D.21.1.1929 n. 6 che legittimava l'uso nel Regno di titoli ed attributi nobiliari concessi da Potenze Straniere:i titoli imperiali svevi non erano concessi ,ma ereditati".
Non poteva quindi giammai essere prerogativa Regia la trascrizione di titoli nel Regio Registro di Stato di Roma,ne' di conservazione in originale nell'Archivio della Consulta Araldica, perche' non concessi da chicchessia;ne' potevano costituire elemento di conservazione in originale nell'Archivio della Consulta Araldica, non rivestendo la funzione di provvedimento nobiliare ne' Sovrano di Grazia,ne' di atti governativi di giustizia,quindi da non sottoporre al parere della Giunta Araldica,quindi ne' per decreto del Capo del governo, Primo Ministro, Segretario di Stato.
Il casato svevo inoltre ,come quello Longobardo e Bizantino di Teodolinda, non subisce la legge salica che esclude le donne dal trono.Federico dispose infatti che il trono (vedi Corpus Saecularium Principum di Worms "atti preliminari")passasse anche alle donne primogenite, solo se non fossero coniugate.La principessa Yasmin e' stata prescelta dal padre, quale erede , in quanto le sorelle, erano sposate con casati dinastici ,ossia i Principi Macedonio e Veruli Saxe Courgo Gotha e Macedonio in Italia.La principessa Yasmin, non ha mai inteso sposarsi in Italia, ne' trascrivere in Italia il matrimonio,per non trasmettere i ranghi ai rami collaterali, in quanto,secondo le disposizioni di Federico II, i ranghi passavano anche alla sorella minore, ma solo se non fosse coniugata.Infatti il padre, si oppose, tramite il Tribunale, al matrimonio del fratello primogenito maschio, prche' non aveva contratto matrimonio dinastico,sebbene fosse nobile, revocandogli tutti i benefici. Fu una scelta dolorosa e drammatica, al punto che il fratello che non aveva ancora 21 anni , fu costretto a chiedere l'autorizzazione ai giudici per sposarsi.Ugualmente il padre si oppose, ma il Tribunale,lo autorizzo' comunque non essendo motivo valido l'argomentazione araldica.E' del tutto irrilevante,infatti ,che secolari congiure abbiano escluso dal Trono, il ramo legittimo titolare del Regno di Gerusalemme, Sicilia, Italia, pettante ai figli di Isabella d'Inghilterra che annoverava i seguenti figli: Jordan, Margaret, Carlotto Enrico, Federico,Kind (morto nascituro): vedi Stuttgart Museum"Die Zeit Der Staufer".
Esisteva un piano preciso per determinare la successione ai titoli imperiali,in caso di sopraggiunta impossibilita' della linea di Corrado,figlio di Jolanda di Brienne che demandava ai figli di Isabella d'Inghilterra la successione ed in effetti ,come riporta lo storico Scheffer Boichorst esisteva un Frammento di testamento appendice a quello piu' conosciuto,steso sin dal 1248,che programmava un piano preciso a favore dei figli di Isabella dei Plantageneti,come confermano Winkelmann,Collenuccio e gli stessi Annali Piacentini.
Lo stesso Testamento di Corradino,steso in presenza del Cognato di D'Angio',il Principe Bartolomeo Macedonio,discendente di Isabella di Costantinopoli e di Francesco Macedonio che aveva finanziato la battaglia contro gli Svevi,non fu steso in piena autonomia morale,soprattutto se si pensa che ,come riporta la stessa Enciclopedia Treccani,Corradino non menziona la sua sposa ,la principessa Sophie di Lanslebourg,figlia del Marchese di Lansbergis,il Principe Dietrich, che non fu un matrimonio tra bambini,come ben si evince anche dal Romanzo Konradin di Italo Chiusano ,il quale narra della nascita di un figlio dalla giovanisima coppia imperiale in fuga dall'Abruzzo,di nome Konradin,episodio che trova conferma nell'archivio dei Principi Buren Hohenstaufen di Curlandia.Del resto e' verosimile che Corradino intendesse lasciare i suoi averi al patrigno, se si pensa che menzionando l'erede l'avrebbe condannato a morte, e poi gli era debitore,visto che aveva finanziato la battaglia contro il D'Angio'(vedi il Tempo"Corradino ebbe un figlio da Sophie a Pescasseroli di Stefania Marini pag. Cultura -Il Tempo I8.7.99 ed il Mattino 25.2.98 di Corrado Castiglione ,Quella piazza chiamatela Corradino).La madre di Corradino era comunque una discendente di Re Desiderio, capostipie dei Puoti.
Enrico Carlotto muorendo,passava i ranghi imperiali e titoli al fratello Federico de Stupho Re di Sicilia e di Tuscia .
I Titoli imperiali sono imprescrittibili ed irrinunciabili,anche se oggetto di plurime usurpazioni.

Nessun commento: