domenica 19 aprile 2009
In relazione all'invito agli associati di Barbaccia a prendere le distanze dai reati di cui alle querele presentate dai legali della Fondazione Federico II,contro Barbaccia,riceviamo un comunicato di Don Salvo Coco, Cavalieri Federico II , il quale,si dice disponibile a dare ogni chiarimento,ed "ammettedi non conoscere la splendida Principessa" .Certamente e' apprezzabile il ravvedimento nelle persone che non debbono essere inchiodate ai propri errori e sia dato atto che la principessa Yasmin avrebbe potuto direttamente dare mandato ai suoi legali di denunciare alla Procura della Repubblica l'appropriazione indebita del suo personale stemma che recava la dicitura "Armes de la Maison Imperiale Aprilis von Hohenstaufen Griffon de Lanslebourg ".. Se non lo ha fatto ,e'semplicemente perche' era ignara della circostanza ed estranea alle diatribe Infatti cio'fu oggetto di diffide da parte di storici della Fondazione Federico II,che ancora sono in possesso della vecchia pagina del clonato Ordine Cavalieri di Federico II, cui Barbaccia aggiunse il termine federiciani, solo per difendersi dall'accusa di clonazione, in quanto quello originario era stato varato come mero Magistero di Cavalieri delle Bende di Cristo,custodite da Federico VI Aprilis Sancta Propago Sveva Sicana fontanas Stoffensi Domi , antenato della principessa Yasmin ,ritrovate nella Cappella Avril de Saint Genis,e riproposto nelle rievocazioni storiche ,durante le cittadinanze onorarie conferite alla Principessa , da anni pregressi.Lo stemma della principessa, registrato dal 92 , fu rimosso da Barbaccia , perche' fu diffidato. Questo e' gia'una prova del suo stalking imitatorio, sostitutivo , indebitamento appropriatativo ,persecutorio, certamente,non in buona fede, perche'sullo stemma vi era il termine Aprilis von Hohenstaufen :cosa c'entra Barbaccia con Gli Aprilis von Hohenstaufen? Non e' questo uno dei tentativi di confondersi con i veri Hohenstaufen? E quando Coco, affermava che le diffide della principessa Yasmin erano semplici screzi tra parenti, poiche' invece i titoli e cavalierati erano, a suo dire, ratificati dalla principessa Yasmin, che invece Coco sapeva benisssimo essere assolutamente estranea ai fatti e addirittura parte lesa dal Barbaccia, rappresentando una realta'stravolta dei fatti,quando affermava che la principessa Yasmin, avrebbe affidato tutto a loro(ossia Barbaccia e Coco) in quanto si era trasferita all'estero ed era loro ambasciatrice a Londra, come se entrambi intrattenersi rapporti familiari ed istituzionali con la stessa ,come emerge dalla registrazione del colloquio con Coco,che alla domanda quanto venga a costare, sorvola sul fatto, ma invita la persona a venire ospite di un loro Hotel ad Acireale, poiche' ne avrebbero parlato a voce, e non telefonicamente, stigmatizza "l'andazzo" .Certamente se don Coco e' a corto di memoria, e ci autorizza,siamo disponibili a immettere su You tube la telefonata intercorsa che ci hanno trasmesso.Certo , e' possibile che don Coco sia stato egli stesso vittima della presunta rappresentazione dei fatti, che avra' dato Barbaccia e che abbia anche timore , pur tentando una via di uscita dall'impasse ,di contrastare Barbaccia, poiche' essendo siciliano, certamente conosce bene che in Sicilia quando un giudice dice famiglia mafiosa si riferisce indistintamente sia a quella di associati esterni che di sangue. Comprendiamo la sua inquietudine, ma certamente noi non possiamo cancellare i fatti realmente accaduti, poiche' trattasi di presunto complotto in associazione di presunto stampo mafioso contro la principessa Yasmin.Coco deve precisare per quale motivo ha dichiarato il falso, ossia che "la principessa avallasse i loro cavalierati e fosse loro ambasciatrice a Londra !" Siamo abituati alla circostanza che Barbaccia ,quando viene colpito nella evidenza dei fatti, sfugge, non rispondendo e deviando ildiscorso. Se don Coco fa altrettanto significa che non e' una vittima in buona fede, ma che e' stato attivamente complice del Barbaccia.
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